lunedì 5 gennaio 2009

perdere un amico (su Facebook)

Oggi ho perso un amico... su Facebook. Non che me ne dispiaccia più di tanto, però sono cose che danno da pensare, al di là di considerazioni sulla fatuità delle amicizie "recuperate" in FB dopo anni di latitanza da entrambe le parti. Forse è solo che, dopo un po' che non ci si frequenta, non ci si (ri)conosce più, non si hanno più interessi in comune. Uno finisce ad essere fan di Guerre Stellari in traduzione giapponese e quell'altro fa parte del gruppo a sostegno della diffusione di Don Camillo e Peppone in Algeria. Boh, che ne so? Cose così. E allora magari non si guardano più gli update degli status di Caio, non si scrive più sul Wall di Sempronia. Pazienza.
Ma vedersi cancellare dalle amicizie di qualcuno è un'altra roba, specie se ne capisci il motivo e lo riscontri nel fatto che la suddetta persona è un imbecille. Allora il discorso cambia.
Non so voi, ma io cerco di spedire inviti e messaggi alle persone che mi pare possano essere interessati. Evito di spedire a casaccio (ok, quando spedisco i test non proprio...).
Ora, chi guardi il mio profilo di FB credo che anche se magari non si ricorda chi sono, si fa comunque una idea di me. NU? Perché diamine mi si deve mandare la richiesta di aderire ad un gruppo in sostegno dei Palestinesi e CONTRO Israele? Trovo una sola risposta, si tratta di un imbecille. Un tizio del genere non me la sento neppure di definirlo provocatore. Ammetto di non averci pensato neanche per un minuto: ho semplicemente risposto inviando l'invito per il gruppo I support the Israel Defence Forces in preventing terror attacks from Gaza. Il tizio ha risposto togliendomi dalle sue amicizie, come ho scoperto mentre cercavo di mandargli il link al mio blog.
Io davanti agli imbecilli in questi giorni ammetto di avere poca pazienza. Un amico connazionale mi ha appena ricordato che se ne dovrebbe avere molta, specialmente adesso. Non so, forse ha ragione. Forse sono io che ho preso il peggio dell'essere israeliana e me ne frego troppo di frequente di quello che gli altri dal di fuori pensano di noi. Questa guerra, che spero con tutto il cuore finisca con successo il prima possibile, è anche battuta sul piano dell'immagine. L'ho visto passando Channukkà in Italia e guardando la TV. Forse è merito del fatto che c'è una donna di mezzo. Forse semplicemente si è imparata la lezione dalla seconda guerra in Libano (speriamo la si sia imparata anche dal punto di vista militare).
Resta il fatto che a volte sembra veramente una battaglia persa cercare non dico di convincere, ma anche solo farsi ascoltare da certe persone.

2 commenti:

IZ ha detto...

Ciao Sare', cercavo giusto dei gruppi ai quali iscrivermi. E' sempre meglio di niente, e anche in un luogo frivolo come Facebook io ci tengo abbastanza a far sapere da che parte sto. Vediamo se qualcuno mi cancella, eh. Abbracci e solidarietà.

ariela fajrajzen ha detto...

Ciao Sarit, grazie della visita. Su FB a dire la verità metto solo il link al mio blog, non scrivo di guerra, politica, ecc per due ragioni. Una è che FB è superficialissimo, si scrive telegraficamente e non si può spiegare niente. La seconda è che non ho sempre voglia di scrivere di guerre.
Non prendertela, ככה זה e ci sono tante altre persone simpatiche con cui comunicare.
Buona notte