sabato 26 aprile 2008

sfide interculturali


Questa settimana di Pesach è stata davvero diversa da tutte le altre.
A parte che mi fa strano che il nostro piccolo cominci a dormire tutta la notte e ho sempre paura che si sia sentito male.
A parte che mi ha fatto assai strano fare la nostra spesa per Pesach non pensando di dover sfamare un reggimento al Polo nord, lontano migliaia di chilometri dal primo buco di negozio adatto alla festa, ma sapendo che se mi mancava qualcosa potevo scendere al supermercato vicino casa e trovare tutto quello che mi serviva perfettamente kasher le-Pesach.
A parte che mi fa molto strano che oggi sia il 25 aprile e ancora non ho sentito una banda suonare (stonare) "Bella ciao".
A parte che mi fa ancora più strano che Pesach duri 7 giorni e non 8 - scherzi giocati dai tanti anni passati nella diaspora: si dice che sia stato più duro fare uscire l'Egitto dagli ebrei che gli ebrei dall'Egitto...
A parte tutto ciò, stasera, ultima sera di Pesach, mi aspetta una ultima stranezza. La più strana di tutte. Abbiamo invitato a cena alcuni amici israeliani e americani e ovviamente mi hanno pregato in ginocchio di fare qualcosa di italiano. E fin qui, direte, dove è il problema? Forse cucinare per sei persone con un bimbo piccolo, ma in fondo basta organizzarsi un po'...
Il problema è che questi sono ashkenazim! Nu? direte.
Ok, partiamo dal primcipio. A Pesach non si mangiano cibi lievitati, giusto? Ma l'identificazione dl lievitante e del lievitato varia a secondo dei costumi. Alcuni ad esempio non mangiano farina in assoluto se non nelle matzot e nella farina di matzot (e non sanno che cosa si perdono). Passi anche che altri non mangino il riso, perché comunque è un cereale. Ma ora mi si spieghi perchè non si potrebbero mangiare i pinoli! Incomprensioni intra-culturali, si possono chiamare - credo.
E questo fanno gli ashkenaziti: non mangiano kitniot, dal riso alle mandorle, dai piselli ai pinoli. Come conciliare queste visioni in un solo piatto è cosa talmente rilevante che anche i rabbini ne hanno discusso, nel caso in cui ci sia una coppia "mista". Se la moglie è ashkenazita non si mangiano kitniot in assoluto, se la moglie è sefardita lei può comunque cucinarli e mangiarli. Ad ogni modo, al di là di mettere in luce ancora una volta chi comanda in casa, anche i rabbini non mi sono di aiuto per risolvere il mio problema per stasera. Non voglio certo passare delle ore in cucina e poi trovarmi degli ospiti che mi mangiano solo l'insalata.
Infatti preparare qualcosa di kasher italiano (italiano-sefardita nel mio caso) per degli ashkenaziti a Pesach è davvero un problema. Sto facendo i salti mortali.
Per gli antipasti riesco può ancora a cavarmela: huevos haminados, melanzane in aceto, e qualche insalatina all'israeliana per riempire.
Per il piatto forte ho fatto il tortino di azzime con ragù e verdure (ma levando i piselli) e ancora mi salvo.
Ma di dolce che gli faccio? Sto spasmodicamente cercando tra i libri di cucina e non trovo nulla a parte la pasta reale, visto che le meringhe non sono il mio forte. Uff. Mi sa che mi ridurrò ad una macedonia di frutta... Se a qualcuno viene una idea, mi scriva prima delle tre, per favore!
PS: per chi fosse curioso, appena ho un po' di tempo, passato "san spaghetto", scrivo le ricettine di cui sopra.

qualche suggerimento

Qualche suggerimento per gustarsi nel modo migliore le ultime matzot.